domenica 1 agosto 2010

Conservazione autologa delle staminali: la storia infinita...

Si, proprio una storia infinita... fino a Luglio 2010 l'Ordinanza del Ministero della Salte riguardante la conservazione autologa delle staminali da cordone ombellicale stabiliva l'iter burocratico da seguire per ottenere l'autorizzazione all'esportazione del campione di sangue ombellicale, per la sua succesiva crioconservazione presso istituti esteri.
Tale iter burocratico prevedeva i seguenti passaggi:
- a partire dal settimo mese di gravidanza compiuto, andava compilato il modulo informativo del Centro Nazionale Trapianti (modulo di informazione sulle possibilità che si hanno in Italia su donazione e conservazione).
- Nei 30 giorni dalla data presunta del parto la mamma doveva effettuare le analisi del sangue riguardanti HIV, Epatite b, Epatice c e Sifilide.
- Una volta ottenuti i risultati di tali analisi, queste andavano portato presso la Direzione Sanitaria dell'Ospedale scelto per il parto, assieme ai cerificati di conformità del kit di raccolta, per la Cerificazione riguardante negatività delle analisi e conformità del kit.
- L'ultmo passaggio consisteva nell'inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al Ministero della Salute con la richiesta di autorizzazione ministeriale, a cui si dovevano allegare risultati delle analisi svolte, Certificato dell'Ospedale e attestato del CNT (ottenuto a seguito dell'invio del moduloinformativo).
Dopo questa fantastica trafila da farsi per la maggior parte dell'ultimo mese di gravidanza, il Ministero rispondeva tramite fax con il nulla osta all'esportazione.
COSA è CAMBIATO?
Il 29 aprile 2010 è stato approvato dalla Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano l' accordo n. 62, operativo dal 1 luglio 2010, inerente le nuove disposizioni per l’esportazione del sangue cordonale ad uso autologo.
Cosa cambia rispetto a quanto descritto sopra:
- Non è più il Ministero a rilasciare l'autorizzazione all'esportazione del campione, bensì la Direzione Sanitaria stessa. In pratica l'iter burocratico è lo stesso ma manca l'ultimo passaggio, quello inerente l'invio della raccomandata.
- Dopo tutto non sarebbe così male, ma ora ogni singola Direzione Sanitaria può chiedere il pagamento di un ticket per il prelievo del sangue cordonale
- Le Direzioni Sanitarie hanno 6 mesi di tempo per adeguarsi al nuovo accordo: laddove la Direzione Sanitaria non effettua la nuova procedura si fa la vecchia, inviando la raccomandata al Ministero.
- Se si potrebbe partorire in 2 Ospedali diversi, per un'emergenza, cosa si fa?

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