giovedì 10 febbraio 2011

Prof. Luca Pierelli: “Le cellule staminali: dalla biologia alla clinica”


Prof. Luca Pierelli.

Dipartimento di Medicina Sperimentale, Università “Sapienza”di Roma, dipartimento di Medicina trasfusionale Roma Ovest A.O.S. Camillo Forlanini.



Il prof. Pierelli ha iniziato il suo intervento sottolineando l’etimologia del termine “staminale”, che deriva dal termine “stamina”, che significa “resistenza”.

Personalmente vorrei riportare anche il pensiero del Prof. Pierluigi Patriarca sul significato di staminale:

“il significato di staminale deriva, se vogliamo prendere l'etimologia inglese, da "stalk" che significa origine, fusto, stelo da cui originano altre vite, oppure c’è una buona parola italiana, "stame", che in termini botanici è lo sporofito in cui ci sono le spore che portate dal vento diffondono e generano altre piante.”


Detto questo le cellule staminali sono cellule che hanno due proprietà:
1-quella di auto riprodursi uguale a se stesse in modo praticamente indefinito;
2-quella di dare luogo a altri tipi di cellule differenziate, se poste in particolari condizioni

Segue una breve bibliografia delle cellule staminali:

Per molti anni gli ematologi hanno ipotizzato l’esistenza delle cellule staminali nel midollo osseo umano.

1961: i ricercatori Till e McCulloch dimostrano, nel topo, l’esistenza di cellule staminali emopoietiche

Negli anni successivi la ricerca scientifica ha permesso di identificare anche nell’uomo la presenza di cellule staminali nel sangue midollare, cordonale e periferco.

Le cellule staminali isolate dal sangue del cordone ombelicale, dette emopoietiche, possono essere conservate per lungo tempo in azoto liquido nelle banhe di conservazione pubbliche e private e possono essere utilizzate per la cura di alcune patologie nel trapianto autologo o allogenico.

Di recente l’interesse del mondo scientifico si è concentrato su una nuova popolazione di cellule staminali, le CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI.

Tali cellule convivono con le emopoietiche nel sangue midollare e sono presenti anche nel tessuto adiposo e nel funicolo ombelicale.

Sono le cellule più accreditate per le terapie di rigenerazione del tessuto e posso essere potenzialmente impiegate per:

- La cura della patologia ossea, muscolare, cartilaginea

- Nella chirurgia plastico – ricostruttiva

- Nel trattamento della malattie autoimmuni, della malattia da trapianto contro l’ospite e nel rigetto di trapianto d’organo solido.



FONTI:
Convegno “Medicina rigenerativa e biotecnologie: una nuova sfida per il futuro”, Roma, 2011.

http://www2.units.it/pastuniv/TESTI/PatStam.html

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