mercoledì 5 gennaio 2011

Il mio articolo sulla conferenza “Medicina estetica rigenerativa. Cellule staminali: la nuova frontiera dell’anti-aging"



 Il 15 Dicembre scorso si è tenuta, presso il palazzo Visconti di Milano, la conferenza “Medicina estetica rigenerativa. Cellule staminali: la nuova frontiera dell’anti-aging”.
Ho avuto il piacere di partecipare personalmente all’evento,  quindi oltre all’articolo de “Il Giornale” , volevo illustrarvi in modo più dettagliato le tematiche affrontate dal Prof. Ricordi e dal Prof. Tremolada.

La conferenza ha inizio con l’intervento del Prof. Camillo Ricordi, considerato fra i massimi esperti nel trapianto di “insulae pancreatiche” .

In cosa consiste il “metodo Ricordi” ?
Innanzitutto viene iniettato nel pancreas un enzima che dissolve l'organo: il pancreas è messo in una camera di digestione a temperatura controllata al fine di assicurare il buon funzionamento dell'enzima. L'azione enzimatica, unita a sollecitazione meccanica, dissolve l'organo in piccoli frammenti. Quando il processo è ultimato, si procede a separare le isole dal resto del tessuto pancreatico mediante centrifugazione. Queste ultime vengono iniettate mediante un catetere introdotto attraverso la parete addominale nella vena porta, che convoglia il sangue al fegato. Le cellule delle isole pancreatiche fluiscono poi nei capillari del fegato, dove si fissano. Da quel momento le isole producono insulina all'interno del fegato.
L’utilizzo di donatori multi organo da, però, problemi di rigetto delle isole trapiantate, costringendo  i pazienti a sottoporsi per tutta la vita a una terapia immunosoppressiva, proprio come per qualsiasi altro trapianto di un organo.

Qui entrano in scena le cellule staminali, che possono differenziarsi in cellule produttrici di insulina ed essere utilizzate per i trapianti, evitando il rischio di rigetto che si presenta quando si utilizzano le cellule di un donatore.

Tuttavia le staminali presentano alcune problematiche, come:
  • La senescenza cellulare (all’attivo studi sui telomeri. Ad oggi è comunque possibile bancare le proprie cellule staminali presso società di conservazione). 
  •  La differenziazione cellulare (in passato si utilizzavano vettori virali per indirizzare le cellule verso una determinata differenziazione. Attualmente vengono utilizzate proteine (es. proteine HIV) che permettono di penetrare la membrana plasmatica delle cellule.
  • Attivazione della moltiplicazione cellulare (le cellule vengono spinte a moltiplicarsi quando ricevono segnali specifici, chimici o fisici. Le sperimentazione condotte dal prof. Ricordi e dal prof. Tremolada mostrano una proliferazione cellulare attivata dal solo contatto con un ago, che interrompe la continuità cellulare e induce le cellule a moltiplicarsi mediante segnali di stress ossidativo.

Ma chi sono le cellule staminali? Tradizionalmente il termine cellule staminali è stato associato all'embrione e alle linee cellulari derivate da questo: cellule in grado, per definizione, di differenziarsi in qualunque tessuto. Di recente è stato scoperto che si possono estrarre da diversi tessuti di pazienti adulti: dal midollo osseo, dal cordone ombelicale e dal tessuto adiposo.

Le staminali isolate dal tessuto adiposo (ADSC) hanno suscitato grande interesse per:
facilità di prelievo
relativa abbondanza
ottime caratteristiche biologiche
sono multipotenti
sono molto stabili geneticamente

A questo punto ha inizio l’intervento del Prof. Carlo Tremolada, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva e specialista in chirurgia maxillo-facciale.

Dalla collaborazione tra il Prof. Tremolada e il prof. Ricordi nasce Lipostem.
Tale sistema permette di isolare le cellule progenitrici presenti nel tessuto adiposo lipoaspirato senza l’utilizzo di enzimi digestivi. Il tessuto adiposo viene ridotto meccanicamente fino a raggiungere le dimensioni desiderate (CLUSTER CELLULARI), aumentando la rivascolarizzazione e la concentrazione delle cellule staminali presenti nel tessuto, e simultaneamente effettua il lavaggio dei residui oleosi prodotti durante la processazione.
Le cellule staminali presenti e di re-innestarle nel sito desiderato assieme a parte del tessuto adiposo trattato, per interventi di chirurgia estetica. 

Le ADSC vengono utilizzate per:
  • Radiodermiti
  • Sclerodermia
  • Ricostruzione mammella
  • Correzione di lipoaspirazioni 
  • Chirurgia oncologica della cute
  • Chirurgia della mano
  • Chirurgia della voce
  • Chirurgia dell’incontinenza urinaria
  • Aumento efficacia terapia VAC ulcere croniche

Il Prof. Tremolada ha poi mostrato una serie di immagini di sue pazienti che hanno effettuato interventi di chirurgia estetica con cellule staminali e penso che quelle immagini valgano più di mille parole: sono la prova dell’efficacia di questi trattamenti innovativi.

Prende poi la parola il Prof. Raffaini, che proietta immagine relative all’uso delle ADSC in chirurgia maxillo facciale.

Posso concludere affermando che sicuramente le cellule staminali mesenchimali diverranno protagoniste sulla scena della chirurgia estetica e non solo!


FONTE: 
RAFFAINI Mirco, RICORDI Camillo, TREMOLADA Carlo, “Cosa hanno in comune la chirurgia plastica, la medicina rigenerativa e le tecniche di terapia cellulare mediante cellule staminali", Milano, 2010. 

Ringrazio di cuore il Prof. Tremolada per la sua collaborazione.

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