martedì 29 novembre 2011

Il grasso aiuta a migliorare la disfonia!

 La disfonia è un disturbo neuromuscolare in cui gli spasmi imprevedibili comprimono le corde vocali, causando un suono della voce irregolare che può sembrare soffocato o sussurrato. Il disturbo solitamente ha inizio tra i 40 e i 50 anni e colpisce più le donne rispetto agli uomini. In alcuni casi la condizione sembra essere ereditaria, in altri è causata da un infortunio, un ictus o l’esposizione prolungata a determinate sostanze chimiche.

Il grasso, prelevato dalla parete dell’addome, viene trattato e successivamente iniettato nella corda vocale deficitaria.
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FONTE: http://lipostaminale.blogspot.com

Mani giovani grazie al grasso: lipofilling e cellule staminali.

Con l’invecchiamento la pelle del dorso delle mani perde la sua elasticità, si assottiglia, dando alla mano un aspetto “scheletrico”, e si pigmenta irregolarmente con chiazze scure. Inoltre la perdita di volume della mano e delle dita porta le articolazioni ad assumere un aspetto allargato e artritico.
Questa operazione ha lo scopo di: correggere l’eccessivo assottigliamento dello spessore cutaneo, che da alla mano un aspetto scheletrico, diminuire la visibilità del blu delle vene, migliorare l’elasticità della pelle. Il grasso iniettato ha una duplice funzione: da un lato genera un sistema di supporto alla pelle permettendo di ottenere un ispessimento del sottocutaneo, dall’altro rappresenta una fonte di cellule staminali per il tessuto, con funzione riparatrice e rigenerante per la cute.
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Un aiuto dal grasso per le contratture capsulari!

La contrattura capsulare rappresenta una reazione dell’organismo alla protesi mammaria inserita con la mastoplastica additiva. Per motivi non completamente chiariti, in alcune donne la capsula tende a restringersi, schiacciando l’impianto. La contrattura capsulare viene classificata in base alla severità in quattro diversi gradi (classificazione di Baker). Nei casi di contrattura capsulare severa (gradi 3 e 4 della classificazione) si hanno modifiche della forma e della dimensione della protesi, durezza del seno, dolore e visibilità della protesi.

L’innesto di tessuto adiposo, tramite lipofilling, permette di correggere la contrattura capsulare di grado terzo e quarto.
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