sabato 25 settembre 2010

Cellule staminali mesenchimali

Le cellule staminali mesenchimali (MSCs) sono cellule immature, capaci di auto rinnovarsi e differenziarsi continuamente in cellule specializzate tessuto specifiche.

Queste cellule, infatti, sono pluripotenti, cioè, se adeguatamente indirizzate, possono dare origine a cellule con caratteristiche di vari tessuti come quello osseo, cartilagineo o adiposo (solo per citare alcuni esempi).

Le MSCs sono cellule di origine midollare, ma si ritrovano anche nel tessuto adiposo, nel sangue periferico, nel cordone ombelicale, nel derma, nel pancreas, nel fegato, nel polmone e in altri tessuti fetali.

Per via del loro elevato potenziale proliferativo, possono essere rapidamente espanse in vitro e questo consente di superare una delle prime limitazioni nel loro impiego terapeutico: le MSCs prelevate dal midollo, infatti, non sono spesso numericamente sufficienti.

E' stata sfruttata la capacità proliferativa di queste cellule in presenza di quelle maligne in modo da inserirle nell'architettura del tessuto come dei fibroblasti nel caso della terapia anti-tumorale.

Un altro utilizzo da questo punto di vista è sottoforma di MSCs ingegnerizzate nel ruolo di farmaco chemioterapico.

Un traguardo importante è stato raggiunto sicuramente nel caso dei trapianti: una scoperta sensazionale è stata, infatti, la capacità immunosoppressiva delle MSCs nei confronti dei linfociti T; sono state utilizzate così per evitare la Graft Versus  Host Disease( GVHD).

La malattia del trapianto contro l’ospite ( lingua inglese Graft versus Host Disease da cui l'acronimo GVHD) è una comune forma di complicanza medica, una sindrome che si ottiene quando durante un trapianto di tessuto od organo, le cellule immunologiche forniscono una risposta esagerata aggredendo il sistema immuntario della persona, riconoscendolo come corpo estraneo. Tale fenomeno si verifica più sovente in pazienti immunosoppressi.

Si è aperta così la strada verso lo studio dell'attività immunoregolatoria che le MSCs possano avere nei confronti dei linfociti B, in particolare sulla proliferazione e la produzione di Ig che possono indurre.

Infine, dal 2010 anche in Italia è possibile utilizzare le proprie cellule staminali mesenchimali per interventi di chirurgia plastica. Un esempio, in questo campo, è rappresentato dall’utilizzo delle MSCs nei casi di ricostruzione del seno in seguito a mastectomia per tumore della mammella o l'aumento del seno a fini estetici.

martedì 14 settembre 2010

Lo strano caso di B.A.M.C.O.... ciò che non sarebbe dovuto accadere... FORSE..

Scusate il titolo.. sembra quello di un giallo.. ma non ho saputo resistere alla tentazione!
Soprattutto perchè la BAMCO rappresenta un vero è proprio giallo della Sanità Italiana.
Ma ripercorriamo la storia di questa banca per chi non la conoscesse, dal sito di BAMCO (http://www.bamco.it/default.htm):
"..Nel 2003 il Direttore Generale Sanità della Regione Lombardia esprime parere favorevole alla istituzione presso l’Azienda Ospedaliera Carlo Poma di Mantova di una banca autologa per la conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale, tramite l’attivazione di apposita convenzione con l’Associazione BAMCO Onlus, a condizione che le attività derivate non comportassero alcun onere aggiuntivo per il Sistema Sanitario Regionale... Le risorse economiche per il mantenimento della banca sono fornite a Bamco da donazioni, lasciti, liberi contributi....Dalla primavera del 2006 aumenta l’interesse dei mass media sulle cellule staminali cordonali... Così aumentano le richieste dei singoli cittadini, molte mamme scelgono di partorire a Mantova, Pieve di Coriano e Asola e BAMCO affronta il raddoppio della spesa per la copertura finanziaria per la raccolta e la crioconservazione rispetto all’anno precedente....Al successo però non si accompagnano altrettante risorse, basate ancora tutte sul contributo volontario, che rimane del tutto insufficiente... Gli sforzi di BAMCO, allora si concentrano nella lotto per portare avanti il progetto con istanze a livello nazionale presso gli istituti parlamentari.
Mercoledì 8 novembre 2006 le agenzie di stampa battono un comunicato dal titolo dirompente: “STAMINALI: Progetto Di Legge, CORDONE IN BANCHE PRIVATE E PER USO PERSONALE”.
In 5 articoli le On. Donatella Poretti (Rnp), Daniela Santanchè (An), Chiara Moroni (Fi), Cinzia Dato (Ulivo-DI), Dorina Bianchi (DI) e Daniela Dioguardi (Prc) propongono di dare alle donne la possibilità di poter conservare per sé, per i propri congiunti o per chi ne abbia necessità, il sangue del proprio cordone ombelicale, scegliendo se donarlo alla collettività o conservarlo per l’uso personale presso banche private accreditate...
Il 4 maggio 2007 un’ordinanza del Ministro della Salute ribadisce la gratuità della conservazione del sangue cordonale per uso allogenico o dedicato e riconosce il principio della libera determinazione, al punto da permettere la conservazione delle staminali cordonali a proprie spese in banche operanti all’estero.
Nelle more di una legislazione specifica, autorizza la conservazione per uso autologo in presenza di una contestuale disponibilità alla donazione allogenica su base solidaristica....
B.A.M.C.O. rinnova lo statuto (30 maggio 2007) e cambia nome mantenendo il suo acronimo, che ora vale per Banca Autologa/Allogenica Mantovana del Cordone Ombelicale.
Alle mamme mantovane viene così proposta una conservazione autologa a proprie spese secondo un’elaborazione di costi reali e trasparenti. Se il quantitativo del sangue cordonale è sufficiente, si propone la disponibilità alla tipizzazione HLA, per un eventuale uso allogenico.
In caso di richiesta del sangue per la cura di un paziente leucemico, verrà lasciata alla mamma la decisione se vuole o meno donare le cellule staminali del proprio cordone..."
Oggi la BAMCO ha terminato la sua attività, viste le nuove direttive del Ministero del Ministero della Salute Italiano.."
E qui inizia la mia ricerca: 
all'epoca della nascita di BAMCO ci si doveva riferire all'ORDINANZA 30 dicembre 2002 - Misure urgenti in materia di cellule staminali da cordone ombelicale. Proroga dell'ordinanza 11 gennaio 2002. (G.U. Serie Generale n. 27 del 3 febbraio 2003). Ora l'articolo 2 di  dice che
"... 2.  La  conservazione,  presso  le  strutture  pubbliche  e  quelle
individuate  dall'art.  18 della legge 107/1990, di cellule staminali
da  cordone  ombelicale per uso autologo, ove si renda necessario, e'
soggetta  a  preventiva  autorizzazione  da parte delle regioni e non
comporta oneri a carico del donatore..."
 
Ora penso che BAMCO rientri nelle strutture accreditate dall'art. 18 
della legge 107/1990 (http://guide.supereva.it/diritto/interventi/2001/05/44212.shtml).
 
Ma nel 2007 abbiamo una nuova ordinanza del Ministero 
(http://www.altalex.com/index.php?idnot=36882)
secondo la quale 
"...6. La conservazione di sangue da cordone ombelicale di 
cui ai commi 3 e 4
 e' autorizzata dalle regioni e province autonome, previa richiesta dei 
diretti interessati, e non comporta oneri a carico dei richiedenti...".
 
Ma i commi citati dicono che
"..3. E' consentita la conservazione di sangue da cordone 
ombelicale per 
uso dedicato al neonato o a consanguineo con patologia in atto al 
momento della raccolta, per la quale risulti scientificamente fondato e 
clinicamente appropriato l'utilizzo di cellule staminali da sangue 
cordonale, previa presentazione di motivata documentazione clinico 
sanitaria.
4. E' altresi' consentita la conservazione di sangue 
da cordone ombelicale per uso dedicato nel caso di famiglie ad alto 
rischio di avere ulteriori figli affetti da malattie geneticamente 
determinate per le quali risulti scientificamente fondato e clinicamente
 appropriato l'utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale, previa 
presentazione di motivata documentazione clinico sanitaria rilasciata da 
parte di un medico specialista in genetica medica..."
 
E nel 2007 BAMCO continua la sua attività, proponendo una conservazione autologa 
a spese del richiedente.
 
Forse mi sarà sfuggito qualche passaggio, qualche comma o altro? 
Chiederò delucidazioni direttamente alla BAMCO e vi terrò aggiornati, come sempre.
 
Al seguente link la risposta di BAMCO: http://veronicastaminale.blogspot.com/2010/11/la-risposta-di-bamco.html