lunedì 25 febbraio 2013

Bando FISM 2013 per il finanziamento di progetti di ricerca e borse di studio sulla sclerosi multipla.

AISM e la sua Fondazione FISM destinano anche quest'anno 3 milioni alla ricerca per dare risposte alle persone con SM. Dalle borse per neolaureati al programma dedicato a Rita Levi Montalcini. Per partecipare invia la domanda entro il 25 aprile 2013

Grazie al significativo contributo degli italiani che hanno scelto di sostenere l’AISM con la sua Fondazione (FISM) attraverso il 5 per 1000 anche quest’anno l’ Associazione metterà a disposizione della ricerca 3 milioni di euro. Quest’anno con il Bando confermiamo l’impegno di AISM nel sostenere la ricerca e promuovere il coinvolgimento di ricercatori di talento, nel campo della ricerca sulla sclerosi multipla con l’obbiettivo di dare risposte alle persone con SM”, afferma Mario Alberto Battaglia, Presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla.

Gli interessati potranno scaricare il bando da questa pagina a partire dal 25 febbraio 2012. L'application va fatta entro il 25 aprile 2013.

Scarica il Bando FISM 2013


Con il Bando 2013 verranno finanziati progetti di ricerca di eccellenza e innovativi mirati a dare un importante contributo alla ricerca della causa, di nuovi trattamenti, e al miglioramento della qualità della vita delle persone con sclerosi multipla. FISM si mette a disposizione di ricercatori a prescindere dall'esperienza: finanzia borse di addestramento per neolaureati e borse di ricerca a ricercatori già in grado di proporre e svolgere autonomamente un progetto anche nell’ambito di linee di ricerca innovative. Non solo, la Fondazione promuove il programma intitolato a Rita Levi Montalcini già presidente onoraria emerita dell’Associazione, nato per facilitare il rientro di ricercatori dall’estero o per consentire il loro trasferimento in un Istituto di eccellenza in Italia. È Quest'ultimo è riservato a ricercatori già affermati a livello internazionale, specializzati in un’area di ricerca specifica sulla SM, che svolgono un programma di ricerca autonomo. La Fondazione al termine della borsa, in accordo con l’Istituto che ha ospitato il ricercatore, valuterà la possibilità di adottare il ricercatore offrendo un ulteriore percorso di carriera nella ricerca sulla sclerosi multipla.

Oltre il Bando FISM promuove e finanzia, con fondi dedicati, i cosiddetti “Programmi speciali”, ovvero ricerche di ampio respiro, su temi particolarmente importanti e innovativi, che coinvolgono la collaborazione di più ricercatori senior di più centri e network di eccellenza nazionali e/o internazionali. infine, la Fondazione è interessata anche ricevere proposte di programmi speciali da ricercatori e istituzioni, in qualisiasi momento dell’anno.

Per ogni ulteriore informazione scrivi alla segreteria FISM all’indirizzo: fism@aism.it

FONTE: www.aism.it

giovedì 21 febbraio 2013

Conferenza "Le cellule staminali tra scienza e fantascienza"

Venerdì 22 febbraio 2013, alle ore 21.00, presso l’Auditorium della Fondazione Ferrero (strada di Mezzo, 44 – Alba), si tiene l’incontro “Le cellule staminali tra scienza e fantascienza”.

Il neurobiologo del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (Nico) dell’Università di Torino Luca Bonfanti e il giornalista Piero Bianucci, si confrontano sull’avventura ventennale delle staminali, nell’anno che le ha consacrate con il Premio Nobel consegnato all’inglese John B. Gurdon e al giapponese Shinya Yamanaka.

Oggi le cellule staminali permettono di ricostruire la cornea, produrre pelle e curare leucemie e linfomi. Guardando al futuro i ricercatori parlano di “medicina rigenerativa” per riparare danni subiti da cuore, muscoli, sistema nervoso, e persino di interi organi costruiti in provetta per essere poi trapiantati come se fossero pezzi di ricambio.

Per partecipare occorre ritirare i biglietti d’ingresso, gratuiti e fino ad esaurimento dei posti, presso la Fondazione Ferrero (via Vivaro, 49 – Alba), la Biblioteca Civica (via Vittorio Emanuele, 19 – Alba), l’Enolibreria ‘I Piaceri del Gusto’ (via Vittorio Emanuele 23/A – Alba), la Libreria Zanoletti (via Cavour 5/B – Alba) e la Libreria Crocicchio (via F.lli Carando, 8 – Bra).

Per informazioni:
www.fondazioneferrero.it
Tel.0173.295259
Email: info@fondazioneferrero.it

FONTE: www.unito.it

martedì 19 febbraio 2013

Cellule staminali, quelle del midollo osseo una vera e propria “fabbrica di tessuti” - Il Fatto Quotidiano

Cellule staminali, quelle del midollo osseo una vera e propria “fabbrica di tessuti” - Il Fatto Quotidiano

Le cellule staminali del midollo osseo si rivelano una vera e propria “fabbrica di tessuti”: grazie ad esse sono stati ottenuti in provetta i tessuti di vescica, muscolatura liscia, vasi sanguigni e tessuto nervoso. Il risultato, pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas) si deve a un gruppo di ricerca coordinato dall’americana Northwestern University.
I tessuti sono stati generati a partire da cellule di pazienti con la spina bifida perché, ha osservato l’urologo Arun Sharma, che ha coordinato il lavoro, “quei pazienti hanno in genere disfunzioni alla vescica. Tuttavia, questo approccio di rigenerazione potrebbe essere utilizzato anche per altri problemi della vescica”. Alcuni pazienti con la spina bifida sviluppano una malattia chiamata vescica neurogena, che causa incontinenza urinaria perché perdono il controllo della minzione a causa di lesioni nervose. In particolare, in questa malattia, i nervi che portano messaggi tra la vescica e il cervello non funzionano correttamente. La cura più usata è l’intervento chirurgico, che prevede il posizionamento di una ‘benda’ derivata dall’intestino su una parte dell’organo malato per aumentarne le dimensioni. Ma la procedura è problematica in quanto il tessuto intestinale presenta complicanze a lungo termine, come lo sviluppo di squilibri elettrolitici, infezioni, fino al cancro alla vescica.
Nell’esperimento, i ricercatori hanno prelevato due diverse popolazioni di cellule del midollo osseo: staminali e cellule progenitrici e le hanno fatte crescere su impalcature sintetiche ed elastiche, un elastomero di poliestere biodegradabile. Un materiale, ha osservato Sharma, che “ha la capacità di simulare le proprietà meccaniche della vescica”. Stimolate da fattori di crescita, le cellule si sono differenziate formando i tessuti della vescica che sono stati trapiantati nei topi. In pratica nella tecnica, l’impalcatura su cui crescono i tessuti sostituisce la benda. Poiché la procedura, osserva Sharma, “non usa tessuto intestinale, ha il vantaggio di far aumentare il tessuto, senza rischi a lungo termine ma per confermare la tecnica definitivamente sono necessari ulteriori studi”.

FONTE: Il Fatto Quotidiano