martedì 31 agosto 2010

DONAZIONE in banca pubblica.


In Italia da anni esite una rete di banche pubbliche per la conservazione delle cellule staminali cordonali del proprio bambino.
Tutte le informazioni per la donazione li trovate al seguente link: http://www.adisco.it/donazione.html.

LA NUOVA PROCEDURA PER OTTENERE L'AUTORIZZAZIONE ALL'ESPORTAZIONE DI SANGUE CORDONALE PER LA CONSERVAZIONE AUTOLOGA!

Dal 1 Luglio 2010 è operativo questo nuovo accordo  http://www.normativasanitaria.it/normsan-pdf/0000/34482_1.pdf il quale prevede nuove linee guida per il rilascio del nulla osta all'esportazione di campione di sangue cordonale per la conservazione autologa.
Questo accordo prevede, cioè, che sia direttamente la Direzione Sanitaria a rilaciare l'autorizzazione all'esportazione e non più il Ministero della Salute!
Diciamo che la procedura si è molto snellita, gli unici passaggi da effettuare sono:
- effettuare le analisi del sangue, richieste da Ministero, su siero materno nei 30 giorni precedenti la data presunta del parto
- una volta ottenuti i risultati di queste analisi, recarsi in Direzione Sanitaria (dell'ospedale o della clinica scelta per il parto) con i risultati delle analisi e tutta la documentazione che vi avrà fornito la società scelta per la conservazione.
A questo punto la Direzione Sanitaria vi rilascerà direttamente l'autorizzazione all'esportazione e vi rimarrà solo da attendere il giorno del parto!

CONTRO: come al solito non ci potevano essere solo pro... Infatti alcune Direzioni Sanitarie richiedono il pagamento di un ticket per il prelievo del sangue cordonale, come previsto dall'accordo.

Procedura burocratica conservazione autologa: invio della RACCOMANDATA AL MINISTERO DELLA SALUTE.

ATTENZIONE: questa procedura non è più in uso da Gennaio 2011.

L'ultimo passaggio di questa estenuante procedura burocratica è l'invio della raccomandata al Ministero della Salute.
Una volta ottenuta anche la Certificazione da parte della Direzione Sanitaria bisognerà compilare il modulo di richiesta di autorizzazione all'esportazione, scaribile al seguente link: http://www.trapianti.salute.gov.it/imgs/C_17_primopianoNuovo_223_documenti_itemDocumenti_1_fileDocumento.pdf


Detto questo, una volta compilato tale modulo vanno allegati:
- attestato di avvenuto counselling del CNT
- copia delle analisi del sangue
- Certificazione rilasciata dalla Direzione Sanitaria

Il tutto va inviato tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo:
MINISTERO LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria
Ufficio VIII
Via Giorgio Ribotta, 5
00144 ROMA

Il Ministero vi risponderà tramite fax, rilasciandovi il nulla osta all'esportazione.
Questo documento va inserito all'interno del kit quando il bambino sarà nato, poichè autorizza l'esportazione del campione verso il laboratorio di conservazione (che come sappiamo, per legge, deve trovarsi in territorio estero).

IMPORTANTE: prima di inviare la raccomandata fate una fotocopia di tutti i documenti che invierete e conservate la ricevuta di spedizione della raccomandata!

Procedura burocratica conservazione autologa: Certificazione in Direzione Sanitaria

ATTENZIONE: questa procedura non è più in uso da Gennaio 2011.

Una volta ottenuti i risultati delle analisi del sangue, fatte nei 30 giorni precedenti la data presunta del parto), ci si dovrà recare presso la Direzione Sanitaria dell'Ospedale o della Clinica scelta per il parto.
In Direzione Sanitaria vanno pressentati i seguenti documenti:
- risultati delle analisi del sangue
- certificazioni di conformità del kit (fornite direttamente dalla società che avrete scelto per la conservazione)
- attestato di avvenuto counselling del Centro Nazionale Trapianti (quello che vi verrà inviato tramite fax dopo l'invio del Modulo Informativo al centro Nazionale Trapianti)
La Direzione Sanitaria vi rilascerà la Certificazione attestante negatività delle analisi e conformità del kit di raccolta, che in ultimo dovrete inviare per raccomandata al Ministero della Salute.

ATTENZIONE: alcune Direzioni Sanitarie chiedono di visionare il kit per il rilascio della Certificazione, inoltre in alcuni casi è necessario prenotare un appuntamento per poter ottenere la Certificazione.

domenica 1 agosto 2010

Procedura burocratica conservazione autologa: ANALISI DEL SANGUE.

ATTENZIONE: questa procedura non è più in uso da Gennaio 2011.

Le analisi del sange da effettuarsi su sangue materno nei 30 giorni precedenti la data presunta del parto sono le seguenti:
• Hiv 1/2
• Epatite B: HbsAB - HbeAg - HbeAb - HBcAb – IgG e IgM -
HbsAg
• Epatite C : Epatite C (Anti HCV)
• Sifilide: VDRL o RPR

ATTENZIONE: alcuni Ospedali richiedono che le analisi siano effettuate tassativamente presso l'Ospedale stesso.
Quindi prima di effettuare le analisi informatevi presso la Direzione Sanitaria della struttura scelta per il parto, in merito a richieste particolari!

Procedura burocratica conservazione autologa: il MODULO INFORMATIVO DEL CNT.

 ATTENZIONE: questa procedura non è più in uso da Gennaio 2011.

Il primo passaggio per la richiesta dell'autorizzazione all'esportazione di sangue ombellicale ad uso autologo è la compilazione e l'invio di questo modulo http://www.trapianti.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1185_allegato.pdf.
Il modulo va compilato a partire dal settimo mese di gravidanza, non prima e vi pone alcune domande, di carattere statistico.
Una volta compilato va inviato tramite fax al numero riportato sull'ultima pagina.
Il Centro Nazionale Trapianti vi rispedirà entro 48 ore lavorative (sono molto precisi) l'attestato di avvenuto counselling, che va conservato per i successivi passaggi della procedura burocratica.
Se avete domande da fare in merito potete contattarmi all'indirizzo email: veronica.staminali@gmail.com.

Conservazione autologa delle staminali: la storia infinita...

Si, proprio una storia infinita... fino a Luglio 2010 l'Ordinanza del Ministero della Salte riguardante la conservazione autologa delle staminali da cordone ombellicale stabiliva l'iter burocratico da seguire per ottenere l'autorizzazione all'esportazione del campione di sangue ombellicale, per la sua succesiva crioconservazione presso istituti esteri.
Tale iter burocratico prevedeva i seguenti passaggi:
- a partire dal settimo mese di gravidanza compiuto, andava compilato il modulo informativo del Centro Nazionale Trapianti (modulo di informazione sulle possibilità che si hanno in Italia su donazione e conservazione).
- Nei 30 giorni dalla data presunta del parto la mamma doveva effettuare le analisi del sangue riguardanti HIV, Epatite b, Epatice c e Sifilide.
- Una volta ottenuti i risultati di tali analisi, queste andavano portato presso la Direzione Sanitaria dell'Ospedale scelto per il parto, assieme ai cerificati di conformità del kit di raccolta, per la Cerificazione riguardante negatività delle analisi e conformità del kit.
- L'ultmo passaggio consisteva nell'inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al Ministero della Salute con la richiesta di autorizzazione ministeriale, a cui si dovevano allegare risultati delle analisi svolte, Certificato dell'Ospedale e attestato del CNT (ottenuto a seguito dell'invio del moduloinformativo).
Dopo questa fantastica trafila da farsi per la maggior parte dell'ultimo mese di gravidanza, il Ministero rispondeva tramite fax con il nulla osta all'esportazione.
COSA è CAMBIATO?
Il 29 aprile 2010 è stato approvato dalla Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano l' accordo n. 62, operativo dal 1 luglio 2010, inerente le nuove disposizioni per l’esportazione del sangue cordonale ad uso autologo.
Cosa cambia rispetto a quanto descritto sopra:
- Non è più il Ministero a rilasciare l'autorizzazione all'esportazione del campione, bensì la Direzione Sanitaria stessa. In pratica l'iter burocratico è lo stesso ma manca l'ultimo passaggio, quello inerente l'invio della raccomandata.
- Dopo tutto non sarebbe così male, ma ora ogni singola Direzione Sanitaria può chiedere il pagamento di un ticket per il prelievo del sangue cordonale
- Le Direzioni Sanitarie hanno 6 mesi di tempo per adeguarsi al nuovo accordo: laddove la Direzione Sanitaria non effettua la nuova procedura si fa la vecchia, inviando la raccomandata al Ministero.
- Se si potrebbe partorire in 2 Ospedali diversi, per un'emergenza, cosa si fa?