venerdì 5 novembre 2010

La risposta di BAMCO

Di seguito trovate riportata la risposta che la Bamco ha gentilmente fornito, in merito ai dubbi da me sollevati.

Spett.le ..........
in relazione alle sue domande le chiarisco quanto segue:
-          dall’ordinanza del 11/01/2002 ove si fa riferimento alla conservazione autologa da autorizzare presso le regioni vi sono state lente e contrastate aperture nei confronti della pratica della “raccolta autologa” mai espressamente vietata fino all’apertura sancita dalla LEGGE DI CONVERSIONE  (DECRETO MILLEPROROGHE 2008) del DL.248 DEL 31/12/2007 dove  all’ART. 8-BIS si dice:
“….SONO AUTORIZZATI LA RACCOLTA AUTOLOGA, ….. IN STRUTTURE PUBBLICHE e private AUTORIZZATE…….SENZA ONERI PER IL SERVIZIO NAZIONALE E PREVIO CONSENSO ALLA DONAZIONE PER USO ALLOGENICO IN CASO DI NECESSITA’ PER PAZIENTE COMPATIBILE.” Queste parole erano esattamente quello che noi progettavamo da sempre: fare a mezzo della “Banca Pubblica” (che abbiamo costruito, su base sperimentale, presso l’Aziende Ospedaliera Carlo Poma) una raccolta AUTOLOGA-SOLIDARISTICA grazie ai fondi privati che non mancavano e grazie alla volontà delle mamme che volentieri contribuivano con le loro donazioni, AL FINE DI INCREMENTARE LA DISPONIBILITA’ DELLE CELLULE STAMINALI DEL CORDONE OMBELICALE AI FINI DI TRAPIANTO ( ex ART. 8-BIS) e sostenere la ricerca che contemporaneamente era stata portata avanti anche nei laboratori dell’ospedale mantovano.
-          Nel frattempo, intendo dalla nostra costituzione (25/03/2002) fino a febbraio 2008, il nostro operato si è basato sulla mancanza di espliciti divieti in seno alle norme nazionali ( spesso venivano esplicitamente citati Decreti Ministeriali da emettersi per regolare la raccolta autologa) emergenti anche dalle Delibere Regione Lombardia e dai   “Nulla Osta” espressi dalla Regione Lombardia annualmente informata del nostro operato e in ossequio alle norme convenzionali concordate con l’Azienda Ospedaliera Carlo Poma che annualmente siglava con noi una Convenzione per portare avanti un “Progetto sperimentale” con i fondi da noi raccolti sul territorio da grandi donatori istituzionali (Provincia, Comune, Fondazioni, Imprese del territorio) ma anche grazie a tutte le mamme associate che volentieri contribuivano; in mancanza di disponibilità economica le mamme potevano godere dei fondi comuni dell’associazione BAMCO che ha sempre fornito sostegno a tutte le mamme interessate senza pretendere denaro salvo l’iscrizione annuale all’associazione di € 25.00 che ancora oggi è vigente.

Per concludere, le elenco i documenti in nostro possesso che delineano la storia di BAMCO ONLUS e che Lei potrà consultare presso la nostra sede;
-          NULLA OSTA REGIONE LOMBARDIA DEL 29/09/2003, 17/09/2007, 28/01/2009
-          DELIBERA CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDIA DEL 26/10/2006
-          CONVENZIONI AZ.OSP.CARLO POMA MANTOVA 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009.

Tutto il nostro lavoro, come è noto, viene interrotto con il DECRETO 20/12/2009 N.198 che vieta esplicitamente la conservazione in Italia di cordoni per uso autologo; NON ne vieta la raccolta per l’esportazione anzi il decreto ministeriale immediatamente successivo da precise indicazioni (con modulistica) per la raccolta e l’ esportazione. Negli ultimi mesi le procedure sono state un po’ d’ovunque, presso gli ospedali italiani, messe a punto con precisione.

Oggi noi, nostro malgrado, accompagnamo le mamme nel percorso dell’esportazione che naturalmente è molto costosa. Le mamme con noi precedentemente potevano provvedere a se e ad altre mamme all’interno dell’azienda pubblica con una contribuzione di circa € 500.00 ; oggi pagano un servizio a banche private estere, quattro volte più costoso, per il quale non siamo in grado di fornire contributi raccolti dai donatori, e che tuteliamo solo eseguendo con cura il controllo sulla qualità tecnica-procedurale del servizio offerto da questa o quella banca di volta in volta scelte dalle mamme. Per questo servizio non percepiamo alcun contributo dalle mamme. Esse si iscrivono all’associazione con € 25.00 annui.

Apparirà una battaglia contro mulini a vento ma il nostro fine non è cambiato:
“… INCREMENTARE LA DISPONIBILITA’ DELLE CELLULE STAMINALI DEL CORDONE OMBELICALE AI FINI DI TRAPIANTO” come indicato nell ‘ ART. 8-BIS DL.248 DEL 31/12/2007,  ovunque questo possa geograficamente essere consentito! Chi dimostra di essere concorde con la nostra causa sono le mamme che continuano a servirsi di noi per i loro scopi.

I fondi da noi raccolti hanno costruito un laboratorio di conservazione ed uno di ricerca con attrezzature donate all’Az.Osp.Carlo Poma . Dette strutture hanno lavorato sotto la responsabilità dell’azienda pubblica con le capacità e garanzie del servizio pubblico per 6 anni raccogliendo e conservando ad oggi 2400 cordoni che noi ci siamo impegnati a tutelare per i prossimi 20 anni sostenendo economicamente l’AZ. Ospedaliera fino a quando l’Az.Osp. ce lo consentirà.

Cordialità.
Consigliere BAMCO ONLUS
Dott.ssa Maide Amadori.

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