Di seguito trovate riportata la risposta che la Bamco ha gentilmente fornito, in merito ai dubbi da me sollevati.
Spett.le ..........
in relazione alle sue domande le chiarisco quanto segue:
- dall’ordinanza del 11/01/2002 ove si fa riferimento alla conservazione autologa da autorizzare presso le regioni vi sono state lente e contrastate aperture nei confronti della pratica della “raccolta autologa” mai espressamente vietata fino all’apertura sancita dalla LEGGE DI CONVERSIONE (DECRETO MILLEPROROGHE 2008) del DL.248 DEL 31/12/2007 dove all’ART. 8-BIS si dice: “….SONO AUTORIZZATI LA RACCOLTA AUTOLOGA, ….. IN STRUTTURE PUBBLICHE e private AUTORIZZATE…….SENZA ONERI PER IL SERVIZIO NAZIONALE E PREVIO CONSENSO ALLA DONAZIONE PER USO ALLOGENICO IN CASO DI NECESSITA’ PER PAZIENTE COMPATIBILE.” Queste parole erano esattamente quello che noi progettavamo da sempre: fare a mezzo della “Banca Pubblica” (che abbiamo costruito, su base sperimentale, presso l’Aziende Ospedaliera Carlo Poma) una raccolta AUTOLOGA-SOLIDARISTICA grazie ai fondi privati che non mancavano e grazie alla volontà delle mamme che volentieri contribuivano con le loro donazioni, AL FINE DI INCREMENTARE LA DISPONIBILITA’ DELLE CELLULE STAMINALI DEL CORDONE OMBELICALE AI FINI DI TRAPIANTO ( ex ART. 8-BIS) e sostenere la ricerca che contemporaneamente era stata portata avanti anche nei laboratori dell’ospedale mantovano.
- Nel frattempo, intendo dalla nostra costituzione (25/03/2002) fino a febbraio 2008, il nostro operato si è basato sulla mancanza di espliciti divieti in seno alle norme nazionali ( spesso venivano esplicitamente citati Decreti Ministeriali da emettersi per regolare la raccolta autologa) emergenti anche dalle Delibere Regione Lombardia e dai “Nulla Osta” espressi dalla Regione Lombardia annualmente informata del nostro operato e in ossequio alle norme convenzionali concordate con l’Azienda Ospedaliera Carlo Poma che annualmente siglava con noi una Convenzione per portare avanti un “Progetto sperimentale” con i fondi da noi raccolti sul territorio da grandi donatori istituzionali (Provincia, Comune, Fondazioni, Imprese del territorio) ma anche grazie a tutte le mamme associate che volentieri contribuivano; in mancanza di disponibilità economica le mamme potevano godere dei fondi comuni dell’associazione BAMCO che ha sempre fornito sostegno a tutte le mamme interessate senza pretendere denaro salvo l’iscrizione annuale all’associazione di € 25.00 che ancora oggi è vigente.
Per concludere, le elenco i documenti in nostro possesso che delineano la storia di BAMCO ONLUS e che Lei potrà consultare presso la nostra sede;
- NULLA OSTA REGIONE LOMBARDIA DEL 29/09/2003, 17/09/2007, 28/01/2009- DELIBERA CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDIA DEL 26/10/2006
- CONVENZIONI AZ.OSP.CARLO POMA MANTOVA 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009.
Tutto il nostro lavoro, come è noto, viene interrotto con il DECRETO 20/12/2009 N.198 che vieta esplicitamente la conservazione in Italia di cordoni per uso autologo; NON ne vieta la raccolta per l’esportazione anzi il decreto ministeriale immediatamente successivo da precise indicazioni (con modulistica) per la raccolta e l’ esportazione. Negli ultimi mesi le procedure sono state un po’ d’ovunque, presso gli ospedali italiani, messe a punto con precisione.
Oggi noi, nostro malgrado, accompagnamo le mamme nel percorso dell’esportazione che naturalmente è molto costosa. Le mamme con noi precedentemente potevano provvedere a se e ad altre mamme all’interno dell’azienda pubblica con una contribuzione di circa € 500.00 ; oggi pagano un servizio a banche private estere, quattro volte più costoso, per il quale non siamo in grado di fornire contributi raccolti dai donatori, e che tuteliamo solo eseguendo con cura il controllo sulla qualità tecnica-procedurale del servizio offerto da questa o quella banca di volta in volta scelte dalle mamme. Per questo servizio non percepiamo alcun contributo dalle mamme. Esse si iscrivono all’associazione con € 25.00 annui.
Apparirà una battaglia contro mulini a vento ma il nostro fine non è cambiato:
“… INCREMENTARE LA DISPONIBILITA’ DELLE CELLULE STAMINALI DEL CORDONE OMBELICALE AI FINI DI TRAPIANTO” come indicato nell ‘ ART. 8-BIS DL.248 DEL 31/12/2007, ovunque questo possa geograficamente essere consentito! Chi dimostra di essere concorde con la nostra causa sono le mamme che continuano a servirsi di noi per i loro scopi.
I fondi da noi raccolti hanno costruito un laboratorio di conservazione ed uno di ricerca con attrezzature donate all’Az.Osp.Carlo Poma . Dette strutture hanno lavorato sotto la responsabilità dell’azienda pubblica con le capacità e garanzie del servizio pubblico per 6 anni raccogliendo e conservando ad oggi 2400 cordoni che noi ci siamo impegnati a tutelare per i prossimi 20 anni sostenendo economicamente l’AZ. Ospedaliera fino a quando l’Az.Osp. ce lo consentirà.
Cordialità.
Consigliere BAMCO ONLUS
Dott.ssa Maide Amadori.
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